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Notte di Pentecoste
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Notte di Pentecoste |
Paura d’incontrarti Di fissare i miei occhi Nel tuo volto Paura del tuo sguardo Che lacera
sicurezze E la scorza che copre Del mio cuore Ignote profondità Paura del tuo silenzio Paura del mio parlare Paura delle lacrime Che non righeranno Il mio viso Paura d’innumerevoli volti Che il mio sguardo Non ha accarezzati Col tuo amore Paura del mio peccato Scoglio impenetrabile Al divampare della luce Paura Tentazione di non
permanere Perché tentare la duna D’un
deserto infuocato Nel buio della notte Resto ai piedi d’una fonte Che traspare più chiara Che suona più nuova Nel silenzio Un tabernacolo Una fonte che mormora Dio non ha niente Nulla ha tenuto per sé Neppure se stesso Testo: liberamente tratto da “Ho intervistato il silenzio” Musica: Paolo Monaco Frascati 1982 |
Esci dalla tua terra Per entrare nel regno del
povero E lascerai I tuoi abiti di gala Lascerai I piaceri e gli amori Lascerai I desideri e i rancori Lascerai Le sicurezze e l’orgoglio Lascerai Il tuo sapere ed il fare Per il regno del povero E ancora non sarai povera E ancora non sarai povera Lascerai alla soglia del
regno Virtù e onore Il tuo prestigio e la tua
giustizia Il tuo diritto e la tua
compassione Alle soglie del regno Fermati prima di varcarle Ti resta qualcosa da
perdere Il tuo corpo e la tua
anima Perché il povero Ha consegnato il suo corpo La sua anima ha perduto Vestita di nulla Ricca della tua nudità E finalmente ricca di
libertà Entra T’attende
il dono del povero L’amore |
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