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Chi ama Dio,
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Effatà, apriti!
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mezzo a loro
Il Silenzio
e la Parola.
La Luce
Il Regno di Dio
è in mezzo a voi
Trovare Dio
nel presente
della vita
Tutti uno in
Cristo Gesù
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Note di metodo
Programma. 4
Impressioni 6
Note di metodo
Dal 25 al 31 luglio
2003 nella «Grotta del Pater» (Motta S. G., RC) ho
dato sei giorni di esercizi spirituali a 15 persone della Comunità di Vita Cristiana (CVX) di
Reggio Calabria.
Quando i responsabili della CVX mi hanno proposto di dare
loro alcuni giorni di esercizi, ho sentito che dovevo condividere con loro
qualcosa della mia esperienza spirituale. Tre fatti avevano contrassegnato il
mio anno:
- il cammino degli Esercizi
spirituali nella vita quotidiana (EVO), fatto a Reggio Calabria insieme con un
gruppo di sei persone;
- il nuovo
rapporto con Maria alla luce della proposta di Chiara Lubich nel Congresso
Mariano Internazionale Contemplare Cristo con gli occhi di Maria
(Castelgandolfo, 28-30 aprile);
- la riscoperta dei Tre
modi di pregare
degli Esercizi Spirituali di s. Ignazio di Loyola.
Nel primo incontro del mattino e del pomeriggio
ascoltavamo brevi brani della conversazione di Chiara Lubich «Maria e il Rosario
nel Movimento dei Focolari», registrata in video, seguiti da un
momento di comunione d’anima tutti insieme. Per la preghiera personale
proponevo i Tre modi di pregare,
commentando brevemente il testo di s. Ignazio. In questo modo nella giornata
erano presenti due tempi di meditazione in comune con almeno due tempi di
preghiera personale.
Una nuova proposta è stata quella dell’Esame particolare e del Dado dell’umiltà. Al
mattino, dopo la meditazione e gli spunti per la preghiera personale, ci
proponevamo di mettere in pratica una virtù. Per scegliere la virtù da vivere
lanciavamo il dado, sulle cui facce erano scritte altrettante virtù, con i
vizi corrispondenti da evitare. In questo modo tutta la giornata diventava un continuo «esercizio spirituale».
Perché questi tempi di meditazione in comune e di
comunione d’anima? Come mai abbiamo parlato durante gli esercizi spirituali
che «normalmente» dovrebbero essere dedicati al più completo silenzio
interiore ed esteriore? Volevamo ritrovare il gusto dell’incontro personale e comunitario con Dio.
Così siamo entrati progressivamente nel «silenzio»,
vivendo i primi due giorni come un tempo per distenderci e raccoglierci non
solo dentro di noi, ma anche fuori di noi. Ci sembrava che gli esercizi
spirituali dovessero aiutarci a vivere meglio non solo la solitudine e il
silenzio, così necessari alla preghiera personale,
ma anche il parlare con il fratello, altrettanto necessario per chi vuole
crescere nella comunione.
Ci siamo resi conto che non basta «fare silenzio» per
incontrare Dio, ma che per trovarLo occorre essere silenzio, essere vuoti, essere
raccolti di fronte a Lui e di fronte al fratello.
Abbiamo anche vissuto l’esperienza dell’ora della verità per migliorarci e correggerci fraternamente.
Nel proporre i tre modi di pregare, mi sono fatto aiutare da p.
Ballester (Iniziazione alla preghiera profonda) e da p. De Mello
(Sadhana, un cammino verso Dio).
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Nota. I tre paragrafi di ogni giorno si riferiscono al
mattino, al pomeriggio e al dopocena.
Lunedì 25
Arrivi e sistemazione
Titolo e
Presupposto (alla messa)
Comunione d’anima
Presentazione esercizi
Martedì 26
Altre
piccole Maria (video)
Esame particolare
e il Dado dell’umiltà
Tre modi di
pregare: “distendendo lo spirito…
considerando dove vado e perché…”
Maria tutta
rivestita di Parola
Primo modo di
pregare
Sui sensi corporali/1: Purificazione fisica (Ballester)
Film “Therése” (prima parte)
Comunione d’anima
Mercoledì
27
Maria Madre di Dio
Primo modo di
pregare
Sui sensi corporali/2: Preghiera corporale,
Consapevolezza dell’altro (De Mello)
Maria Desolata
Primo modo di
pregare
Sulle facoltà dell’anima/1: Purificazione emozionale (Ballester)
Film “Therése”
(seconda parte)
Comunione d’anima
Giovedì 28
Maria modello
nostro
Primo modo di
pregare
Sulle facoltà dell’anima/2: Purificazione mentale (Ballester)
Maria e i misteri della Gioia
Secondo modo di
pregare
Contemplare il significato della parola: «conforme alla persona… tenendo
gli occhi chiusi o fissi in un luogo, senza andare con essi vagando… Padre nostro, Ave Maria»
Comunione d’anima
Venerdì 29
Maria e i misteri della Luce
Terzo modo di
pregare
A tempo: «con
ogni anelito o respiro si deve pregare mentalmente, dicendo una parola»
Maria e i misteri
del Dolore e della Gloria
Tre modi di pregare…
Intervista a Chiara Lubich su Canale5 dopo l’11 settembre (video)
Comunione d’anima
Sabato 30
Esame generale
Correzione fraterna/ora della verità (in gruppi)
Maria e Ignazio di Loyola e nella mia vita
Modo di fare l’esame generale
Comunione d’anima finale
Domenica 31
Maria (tutto il tema)
Messa
Partenza
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Gli esercizi spirituali sono stati molto dolci e sereni:
soft, usando un termine che ho sentito ripetere anche ad altri. Questo ha creato un
clima particolare che, unito alla bellezza e alla serenità delle pinete
locali, ha favorito il crearsi di un’atmosfera di distensione e di
raccoglimento. A ciò ha contribuito anche il programma con i suoi orari
morbidi. Lo scorrere del tempo, le meditazioni, il video ed
il film selezionati sono stati preparati con particolare cura, anche se l’uso
del dado dava l’impressione di un gioco casuale dettato dallo Spirito.
L’esperienza è stata per questo nuova e particolare,
perfettamente adatta agli esercizi sul modo di pregare, alla meditazione,
allo scorrere dell’amore fraterno sulla via di Maria. Il progressivo entrare
nel clima del silenzio è stato anelato e percepito come esigenza fisica e
spirituale.
Su questa base sono stati favoriti anche i colloqui, che, godendo del clima di impalpabile leggerezza, sono stati
più efficaci e più profondi facendoti aprire con maggiore naturalezza. La
conduzione ha ripetuto lo stesso stile degli esercizi: precisa, serena,
rilassante e con il pregio di metterti facilmente a tuo agio.
L’ultima nota spetta al momento di «correzione fraterna»:
esperienza per me nuova, singolare e validissima per la crescita.
Questi esercizi spirituali sono stati un momento
fondamentale, dopo numerosi eventi della mia vita, per rientrare in me stessa
e accorgermi con sorpresa, gioia, stupore che il Signore non ha mai smesso di
essere presente nella mia vita e lo è tuttora, proprio quando le
preoccupazioni e le ansie sembrano soffocare il mio amore per Lui.
È come se un diamante fosse nascosto dentro di me, ma il
suo splendore fosse offuscato da tanti corpuscoli insignificanti, quanto
pesanti e intensi. A volte volgere di nuovo lo sguardo verso Dio, fare ordine
nella nostra vita, rimettere ogni cosa al posto che le è proprio, vuol dire
scoprire che Lui è più vicino a noi di quanto noi stessi pensiamo, e che non è attraverso le strade che noi pensiamo siano migliori che
Lui ci vuole incontrare, ma attraverso le Sue, imperscrutabili, silenziose,
ma affascinanti e bellissime. La
Sua volontà.
E ho riscoperto una presenza essenziale, quella di Maria.
Chi altri, se non la donna che lo portò in grembo, che per nove mesi ebbe un
contatto così intimo con il suo bambino e per gli altri tre anni ebbe una
stupenda intimità spirituale con il Figlio, può
comunicarci in modo misterioso, ma concreto e visibile che Lui è con noi, che
ce lo portiamo dentro silenziosamente?
Come donna posso fare un salto e
guardare allo specchio il volto di Maria, una ragazza come me, che cresceva
in virtù e sapienza ogni giorno. Se prima Lei era per me una madre che, con
dolcezza e tenerezza mi guidava, mi ascoltava, ora Lei mi sta di fronte, come
se mi invitasse ad imitarla, ed io, in realtà,
scopro di voler sempre di più ritrovare in me la Sua pace, la Sua sapienza, la Sua bellezza.
Caire, Maria!
Risuona dentro di me questo saluto di gioia, questo saluto
che dà la vita e annuncia la vita… Questo saluto di
gioia che si completa con l’Assunzione, passando attraverso la desolazione:
Maria desolata, privata del Suo Sole, Lei, cielo azzurro immenso e limpido!
E mi sono sentito profondamente limitato, piccolo, ma rimesso nella giusta situazione davanti a Te,
Gesù, così da chiederti di nascondermi tra le tue ferite: intra
tua vulnera asconde me… (nelle tue piaghe nascondimi, «Anima di Cristo»,
ndr).
Nascondimi per vivere la luce nella notte, nascondimi per
assaporare la gioia nelle fatiche del giorno, nascondimi per gustare la
bellezza sempre nuova del quotidiano pieno di generosità, temperanza,
laboriosità, benevolenza, pazienza, purezza, umiltà. Dammi occhi nuovi e puri
per contemplare in M. T. e in tutti i fratelli e
sorelle che poi sulla mia strada la grandezza del Tuo Nome…
Caire, Giuseppe!
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