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Introduzione
L’orizzonte
ermeneutico
La vita e
l’esempio
di sant’Ignazio
di Loyola
La chiamata del re
e la meditazione
dei due vessilli
Il fine della
Compagnia di Gesù
I principi che
regolano il governo
della Compagnia
di Gesù
Cinque punti
per vivere la
«gratia Societatis»
Conclusione
Bibliografia
Altre pagine
La
soppressione
e la ricostituzione
della Compagnia
di Gesù
Chiara Lubich
e i Gesuiti
Il corpo della
Compagnia
di Gesù
Cercare insieme
la volontà di Dio
Le missioni
dei Gesuiti
Il corpo della
Compagnia
di Gesù
The deliberation
that started
the Jesuits
Oblazione della
Compagnia
di Gesù
I Gesuiti,
compagni
di Gesù
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In questi ultimi anni si è manifestata una rinnovata attenzione
verso i documenti fondazionali della Compagnia di Gesù. Gli Esercizi spirituali, l’Autobiografia di sant’Ignazio e, in
questi ultimi tempi, le Costituzioni
sono stati oggetto di tantissimi studi e importantissime ricerche.
In occasione della tesina di baccalaureato, avevo indirizzato
la mia attenzione verso due momenti-chiave degli Esercizi: la chiamata del re e la meditazione dei due vessilli.
La ricerca prendeva in esame i commenti più significativi della “tradizione”
della Compagnia di Gesù, in un arco di tempo che dal 1599, anno della
pubblicazione del Direttorio,
giungeva al periodo immediatamente precedente il Concilio Vaticano II.
Avrei voluto completare il mio lavoro sulle due meditazioni,
avvicinando uno degli autori più rappresentativi della prima generazione, p.
Nadal, e i commenti più importanti nel periodo successivo al Concilio.
L’obiettivo di questa ricerca, quasi unica nel suo genere, era quello di
cogliere i punti-luce, le dimensioni originarie e le linee di sviluppo del
carisma ignaziano nella tradizione spirituale della Compagnia di Gesù. Mi
sono accorto, però, che la consistenza di questa indagine avrebbe richiesto
maggiori possibilità di quante ne avessia disposizione.
Così, dovendo ripensare i limiti di questa tesina, ho scelto di
conoscere più da vicino il pensiero di p. Nadal sulla «gratia Societatis».
D’altra parte, questo tema mi permette di mantenere in qualche modo la mia
intenzione originaria, poiché secondo p. Nadal uno dei mezzi per conoscere la
«gratia Societatis» sono proprio la chiamata del re e la meditazione dei due
vessilli. Questo fatto spiega, allora, la maggiore attenzione che nel
presente lavoro ho rivolto alle due meditazioni.
Il motivo profondo della mia ricerca è il desiderio di
avvicinare, non senza un certo timore, p. Nadal e, attraverso di lui, gustare
profondamente il clima, la sensibilità, gli slanci, il cuore della Compagnia
di Gesù nel tempo della sua fondazione, in quel periodo cioè così privilegiato,
come lo è ogni tempo di fondazione di un’opera di Dio nella Chiesa. Come,
infatti, noi tutti contempliamo nella primitiva comunità di Gerusalemme il
“tipo” di ogni comunità, così ritornare alle radici del nostro carisma, non
soltanto significa conoscere i testi fondazionali, ma anche entrare in
relazione “spirituale” con l’esperienza concreta della “primitiva” Compagnia
di Gesù.
Il mio lavoro vuole essere un’introduzione alla «gratia Societatis»
nel pensiero di p. Nadal: so, infatti, di non poterne sintetizzare in poche
pagine la ricchezza e comunque non ne sarei capace. La ricerca, che desidera
mettere in evidenza alcune caratteristiche fondamentali di quella grazia,
seguirà lo sviluppo del pensiero di p. Nadal, utilizzando come criterio di
lettura quelle indicazioni che nelle sue esortazioni egli stesso ci offre per
conoscere e vivere la «gratia Societatis».
In tutto questo, però, ciò che ha maggior valore in me è il
tempo passato insieme a questo mio compagno, le tracce interiori di una
comunione spirituale misteriosa, eppure reale, che mi fa sentire ancora di
più indegno della “grazia” ricevuta.
Per evitare nelle note inutili ripetizioni indicherò delle
opere di p. Nadal contenute nel volume 90 dei MHSI, il titolo, le pagine del
volume e i numeri progressivi (p.e.: Exhortationes
Complutenses in Alcalá, p. 262, n. 33). Inoltre segnalerò le Platicas espirituales del p. Jeronimo
Nadal S.I. en Coimbra (1561) nella forma abbreviata Coimbra e il volume IV delle Epistolae
nella forma abbreviata Epistolae IV.
Inizio
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